giovedì 20 febbraio 2014

L'amore vero ritorna sempre ovvero l''Hennè e le erbe tintorie




Da adolescente ho fatto una tinta chimica ogni 15 giorni, ho decolorato ciocche fatto meches e torturato i capelli a più non posso. La natura con me è stata gentile e mi ha permesso di non rimanere calva. A 25 anni ho scoperto l'henné ed è stato amore a prima vista. Lo miscelavo con infuso caldo di karcadé, succo di limone, yogurth e lo spalmavo fieramente su tutti i capelli. Sopportavo stoicamente il peso della cofana fangosa per 5/8 ore e poi sciacquavo e facevo un leggero schampoo.
Pian piano l’avvento dei tutorial mi ha insegnato tante cose e così ho scoperto che il mio henné conteneva picramato di sodio che è un colorante sintetico che abbinato alll’henné colora di rosso i capelli. Il picramato è iscritto nel registro del ministero nelle sostanze nocive e pericolose per l’organismo. Non lo sapevo l’ho usato per anni anche se credo, spero, che fosse presente in quantità irrisorie. Ho anche scoperto che l’henné ha bisogno di ossidarsi prima di essere applicato perché fino all’ossidazione rilascia poco colore. Tenendo in testa il pappone per tante ore lo facevo ossidare in testa! Ma passiamo all’oggi: dopo 4 anni di nulla (in gravidanza-allattamento è sconsigliato) ho ripreso le mie opere spalmatorie ma, stavolta, ben conscia di quello che facevo. In prima battuta ho preso 200 gr  di henné rosso della TEA l’ho miscelato (con un cucchiaio in plastica perché non si possono usare metalli a contatto con l’henné) con acqua distillata a temperatura ambiente e succo di un limone e fatto riposare/ossidare 12 ore in una ciotola di vetro coperto da pellicola (il tutto inserito nel forno spento). Mi sono fatta lo schampoo e sono filata a letto. Il mattino dopo ho preso il mio impasto ormai marroncino e l’ho spalmato in strato abbondante su tutti i capelli, coperto la cofana con pellicola e tenuto in posa tre ore. Ho sciacquato e usato per l’ultimo risciacquo acqua e aceto di mele. I capelli sono risultati con un riflessino rosso aranciato (parto da una base castano scuro) e mooolto secchi. Non mi sono demoralizzata, dopo tre giorni (tanto ci vuole affinché l’henné si fissi sui capelli e non cambi più colore) ho messo un po' di olio solo sulle punte e ho iniziato a godermi il mio rossiccio. Dopo 15 giorni ho reimpastato 100 gr di henné con tisana in acqua distallata di karkadè e succo di limone, messo a riposare le solite 12 h e, stavolta ho aggiunto al primo impasto un secondo fatto pochi minuti prima con 50gr di Robbia (erba tintoria rossa) e 50 gr di Amla con acqua distillata. Ripetuta tutta la routine di spennellamento, impacchettamento, attesa (sempre tre ore), risciacquo e risciacquo con aceto ho finalmente esultato. I capelli sono diventati un bel rosso ciliegia scuro, lucidi, corposi e profumati. Per niente secchi.Li sento corposi...li adoro. Ogni mese, mese e mezzo ripeto la seconda ricetta e sono felicissima. Unico difetto è che il colore scarica sempre un po' ma l’effetto è duraturo!Ho usato prodotti della TEA e di Janas  e devo dire che qualitativamente mi sono sembrati entrambi molto buoni, gli hennè non sono sabbiosi e si stendono e sciacquano con facilità (rispetto a quello che usavo prima), la robbia crea un po' di difficoltà a spalmarsi ma nulla di allarmante.Sono strasoddisfatta del risultato, adesso sto studiando una miscela buona per mia madre che è biondina.