lunedì 30 settembre 2013

Impastatrice Clatronic KM3400

Pur avendo il Bimby ho sempre desiderato un'impastatrice e così, dopo mesi di ricerca, letture, recensioni e "toccamenti" vari in tutti i negozi di elettrodomestici, ho fatto la mia scelta: Clatronic KM3400.
L'ho pagara circa 100€, ha 1200 Watt di potenza e tre ganci in dotazione (per impasti morbidi, duri e la frusta per montare) ed è un'amica fidata.
Essendo partita già informata mi ero premunita di rondelle per la modifica ma una volta spacchettata l'impastatrice mi sono ben presto resa conto che avevano cambiato i ganci che, adesso, sono in un'unica fusione. La modifica serve per far si che i ganci tocchino, o , meglio, sfiorino il fondo del boccale e non restino troppo alti. Dopo svariate prove ho risolto il problema dell'altezza della frusta inserendo all'occorrenza dei dischi di carta da imballaggio pluriball tra il boccale ed il supporto.In realtà uso questo trucchetto solo quando devo montare perché gli altri ganci lavorano benissimo senza.
Il boccale è fantastico, capiente, totalmente in acciaio, mi permette di lavorare grandi quantitativi di farina e si pulisce in un lampo. Il motore è perfettamente consono alla capienza del boccale, fino ad oggi non si è mai surriscaldato eppure, vi assicuro, l'ho fatto lavorare parecchio. I piedini gommati lo tengono fermo anche se, essendo molto alto, oscilla parecchio quando è in funzione. Il braccio si alza a 60° permettendo un facile accesso al boccale e di non sporcare eccessivamente. Consiglio di inserire sempre prima i liquidi e poi le farine, perché così l'impastatrice inizia da subito ad ammalgamare gli ingradienti. Incorda gli impasti senza difficoltà, basta avere la pazienza di aspettare, impasta pane e pasta per pizza in pochi minuti. Gli impasti che hanno bisogno di più lievitazioni (come la brioche) li impasto, stacco il gancio, sgancio il boccale e lo metto nel forno (spento ) e lascio lievitare, quando si è raddoppiato (o triplicato) riaggancio il boccale ed il gancio e rimpasto, se necessario lo faccio anche tre volte e, vi assicuro, vengono morbidissimi.
Sono super soddisfatta del mio acquisto.

lunedì 16 settembre 2013

Lycia...perché???

La Lycia è sul mercato da circa 30 anni. Negli anni 80 era famoso il suo antiodorante prodotto antesignano dei moderni deodoranti, successivamente ricordo i deo no gas delicatamente fiorati (usavo quello blu) e poi le prime salviettine struccanti. Dal 2000 questo marchio ha immesso sul mercato varie linee con tantissimi nuovi prodotti...uno più scadente dell'altro.
Partirei dal peggiore in assoluto: gli assorbenti. Ho provato quelli giorno, quelli notte e i maxi...che dire, non assorbono o meglio assorbono poco e in maniera puntuale (quindi è inutile mettere un assorbente lungo se poi "lavora" solo dove tocca), sono duri e non hanno un sistema antiodorante: BOCCIATISSIMI.
Salviettine occhi all'acqua miscellare promettono la rimozione del trucco senza sfegare e millantano delicatezza sugli occhi, invece non struccano bene e bruciano tantissimo: BOCCIATE.
Le salviettine struccanti sono l'unico prodotto, di quelli provati, che salvo premettendo che, gli occhi li strucco con un prodotto specifico, le uso sul viso come primo step perché  poi procedo con un detergente e crema idratante.
Sono molto delusa da questo marchio, nato con prodotti buoni venduti in farmacia, che è diventato (per me) sinonimo di prodotti a basso costo e scadenti. Peccato!

mercoledì 11 settembre 2013

Un sapore di quando ero bambina il Kefir di latte


Dopo anni sono riuscita a capire cosa fosse e come procurarsi i grani di kefir. Da piccola mia madre lo faceva con lo starter che le aveva dato una collega, lo chiamava yogurt e a me piaceva tanto, poi un'estate i granuli morirono e non se ne parlò più. Che non fosse yogurt era chiaro (funzionava a temperatura ambiente) ma gli somigliava tantissimo nella consistenza e nel sapore (solo un po' più acido). Dopo varie ricerche ho trovato in rete un ragazzo che mi ha fornito i primi granuli per il solo rimborso spese di spedizione e sono partita con la produzione.Non mi dilungo a raccontare cosa sia e come si "produce"  perché in rete si trovano articoli, video e siti che soddisfarranno ogni curiosità. Che mi faccia bene è stato evidente in due casi in cui a causa di cure mediche, una volta, e di pessima alimentazione, un'altra, il mio intestino non riusciva più a lavorare correttamente ma un paio di giorni di kefir hanno ripristinato il corretto funzionamento della flora batterica. Lo uso anche come base per impacchi su pelle e capelli ( anche se non le tengo in posa tanto perché l'odore dopo un po' mi da fastidio) che ne traggono beneficio e lo inserisco negli impasti di torte, pane e pizze perché aiuta la lievitazione e l'impasto risulta più soffice. Lo lascio a colare avvolto nella garzetta e il giorno dopo mangio formaggio spalmabili aromatizzato a mio piacimento. Insomma io lo ADORO ma in casa, devo ammettere, ho pochi concorrenti perché il sapore acidino non è amato da tutti. Sono contentissima del mio kefir lo trovo un prodotto dalle grandi virtù di cui non riuscirei facilmente a fare a meno.

giovedì 5 settembre 2013

Il passaggio all'ecobio

Quando ho deciso di avvicinarmi al mondo dei prodotti definiti ecobio perché non inquinanti e non dannosi credevo che avrei visto risplendere in modo naturale e luminoso la pelle e i capelli, invece è stato un disastro.
Interrompere l'utilizzo di prodotti contenenti agenti lavanti aggressivi e siliconi extralucidanti scompensa istantaneamente il cuoio capelluto e la pelle che si trovano "spaesati" e non sanno come reagire. In questa fase il nostro corpo va studiato per capire come è realmente senza agenti "coprenti".L'uso di sostanze lavanti fondamentalmente aggressive fa si che il cuoio capelluto e la pelle si regolino producendo un quantitativo di sebo superiore e per compensare l'azione sgrassante dei detergenti. La pelle ed il cuoio capelluto però impiegano tempo a reagire e riadattarsi ai nuovi prodotti meno aggressivi. il risultato è che l'untuosità prende il sopravvento salvo poi convertirsi in secchezza estrema....I siliconi che da anni si sono stratificati sui capelli e sulla pelle, vengono pian piano lavati via dai nuovi detergenti, ma la reazione non è, come immaginavo, di vedere una repentina miglioria data dalla rimozione dello strato che impediva a pelle e capelli di respirare ma si sono come spenti. Dopo circa un mese di capelli di paglia con cute untuosa e pelle o super secca o lucidissima ho iniziato a vedere delle migliorie. Premesso che ho la pelle secca con le classiche zone un pò unte e i capelli ricci e crespi ho dovuto provare vari prodotti bio. Inizialmente ho provato oli, burri, maschere a base di miele, yogurt e frutta e a lavare i capelli con il balsamo invece dello shampoo ma il far agire tutte queste cose insieme non è stato un bene. Adesso ho trovato il giusto equilibrio per la pelle che ho notato è diventato più elastica e idratata in profondità. Per i capelli vario molto a seconda se li asciugo ricci, mossi o lisci.In ogni caso il passaggio non è stato facile e il periodo di adattamento del mio corpo è stato lungo, ma adesso posso dire di essere contenta del risultato e che, se ci volete provare, non dovete demordere e sopportare il primo periodo in cui pelle e capelli saranno un disastro.Sconsiglio di iniziare in estate o in pieno inverno perché in queste stagioni le esigenze della pelle e dei capelli sono specifiche.