martedì 31 dicembre 2013

Come ho migliorato l'aspetto della pelle del viso e del contorno occhi...ovvero il fantastico tris

Dopo un periodo di trascuratezza, sbalzi ormonali e di peso ho preso atto della situazione disastrosa e mi sono decisa a prendere provvedimenti in merito. In un primo momento mi sono rivolta alla farmacista che mi ha consigliato creme che si sono poi rivelate costosissime, inutili, piene di schifezze e poco efficaci. Mi sono allora rivolta alla rete e ho scoperto il trittico meraviglioso. Dopo aver letto le esperienze di molte ragazze ho ricercato i prodotti che mi consentissero di esfoliare la pelle del viso, idratare il contorno occhi e labbra e, infine, di far lavorare su tutto il viso un potente anti età. Il primo prodotto che ho testato è stato la tretinoina same 0,05% che è una crema a base di acide retinoico, costa circa 14€, servirebbe la prescrizione medica. Seguendo i consigli l'ho applicata la prima settimana due volte, la seconda tre, la terza quattro fino a metterla tutti i giorni. L'acido retinoico si utilizza per trattare acne, psoriasi e macchi brune, ma i suoi effetti positivi si sono visti anche sulle rughe e sulla compattezza della pelle. Dopo i primi trattamenti il viso mi faceva malissimo, non lo potevo neppure sfiorare e anche i movimenti della pelle, tipo quando parlavo, mi provocavano dolore, non potevo usare nessuna altra crema senza sentire un bruciore pazzesco. So di ragazze che, per iniziare non gradualmente o avendo esagerato nella dose e nella frequenza di applicazione, si sono ustionate il viso.E' un acido molto forte che da buoni risultati ma va usato con cautela e buon senso. Ho saltato qualche applicazione nei giorni di maggior dolore, lasciando alla pelle il tempo di riprendersi. L'esfoliazione è stata evidente già dalla terza applicazione, durante il primo mese notavo che mentre mi truccavo la pelle veniva via come fosse polvere. Inizialmente le rughe si sono accentuate e la pelle si è incartapecorita. Adesso ,a distanza di due mesi e mezzo dall'inizio della cura, ho la pelle liscissima, pur non avendo macchie ho notato una maggiore uniformità del colorito, una netta riduzione della profondità delle rughe e la pelle non mi fa più male e non tira. Questa crema si applica la sera, io normalmente torno a casa mi strucco perfettamente e la stendo sul viso e sul collo.Dopo tre ore applico un altro prodotto ma per tre ore la lascio agire da sola. Questo trattamento si può eseguire da ottobre a marzo, durante il trattamento non ci si deve esporre al sole o fare lampade,si deve usare sempre un filtro solare. Non si può usare questa crema in gravidanza e allattamento. Dopo il primo mese ho acquistato la connettivina che è una crema a base di acido jaluronico, presente in quantità maggiore (0,2%) rispetto alla maggior parte delle creme cosmetiche presenti sul mercato, costa circa 8€, non è fotosensibile. La connettivina nasce come farmaco da banco coadiuvante nella cicatrizzazione della pelle a seguito di abrasioni, lesioni,ferite a lenta guarigione, ragadi ecc. Non ha effetti collaterali degni di nota e si può usare in gravidanza e allattamento, evitare la connettivina plus che contiene anche un antibiotico. E' una crema abbastanza densa e leggermente untuosa. Inizialmente la applicavo la sera solo sul contorno occhi e labbra. Dopo la prima settimana di utilizzo le rughe del contorno occhi erano ridotte del 50% e le labbra risultavano lisce non secche e senza pellicine. Adesso la applico su tutto il viso un paio di sere a settimana e sul contorno occhi e labbra ogni sera e anche la mattina se ne sento il bisogno.Le piccole rughette di espressione che con la tretinoina erano diventate orrende, sono sparite al 95%. Abbinata alla connettivina ho iniziato a usare il Tiobec crema della labortest a base di acido alfa lipoico, farmaco da banco, prezzo sui 12€. Questa crema è indicata per contrastare l'invecchiamento cutaneo. A volte pizzica un pò, ma è una sensazione lievissima, per il resto è abbastanza liquida, se ne usa pochissima e si assorbe facilmente. Rende la pelle più luminosa,può essere applicata anche la mattina, non è fotosensibile, quindi si può usare anche in estate.La tretinoina la sospenderò tra marzo e settembre per poi riprendere le applicazioni a ottobre, la connettivina e il tiobec continuerò ad applicarle tutto l'anno in sinergia con una classica crema viso (sto usando quelle viverde coop che sono leggere e bio). L'inci di queste creme non è perfetto, non sono creme ecobio, ma sono creme che su di me hanno funzionato perfettamente.Consiglio a tutte le over 32/35 di provare questo trittico di creme che per me è stato miracoloso, sono super-soddisfatta dei risultati. Consiglio solo di usare la testa, non esagerare e ascoltare le esigenze del proprio corpo e della propria pelle.

venerdì 27 dicembre 2013

Salvi dai saldi


Per chi, come me, ha risparmiato per avere un budget da investire durante i saldi vorrei stilare una micro guida che consenta ad altri di sfruttare i miei errori. In genere i negozi iniziano con un 20-30% per poi passare al 50 e al 70, quando ci si dovrà accontentare degli avanzi. Appena iniziano i saldi fare un primo giro ricognitivo ma aspettare un pochino, al secondo round di ribassi correre a acquistare. Cosa da acquistare se necessaria, è sicuramente un cappotto/giaccone/piumino perché con i saldi si risparmia parecchio. Altro articolo che conviene monitorare sono le scarpe da usare il prossimo inverno. Consiglio un classico pantalone nero, un jeans che ci vesta bene, una camicetta bianca e maglie colorate. Generalmente compro il guardaroba per i bimbi di una taglia più grande così il prossimo anno avranno giubbini, pantaloni, maglioni, felpe della giusta taglia ma acquistate in saldi e durante l’anno, a prezzo pieno, non compro quasi nulla. Gli errori che ho fatto sono stati tanti, mi sono accontentata di taglie sbagliate nell'illusione di dimagrire o di saper modificare il capo, tessuti strani e colori improbabili perché i prezzi erano imperdibili. Invece ho sprecato i soldi perché il pantalone di velluto bordeaux, il cappottino color salmone carico o la camicetta giallo pallido li ho messi forse due volte nella vita. Scoprire un negozio in periodo di saldi può rivelarsi una fregatura perché non conosciamo i prezzi veri  di vendita  al cliente dei prodotti e , può capitare che i saldi non siano calcolati sulla base del reale prezzo di vendita ma magari sul prezzo di listino,spesso più elevato di quello finale. A volte durante i saldi i negozianti mischiano capi della stagione in corso con avanzi di magazzino e, se non si conosce la collezione, si rischia di non accorgerseneInsomma in periodi di magra i saldi sono ancora più allettanti ma gli errori sono sempre in agguato e possono pesare di più. Conservare sempre lo scontrino perché anche i capi acquistati in saldi si devono poter cambiare. Dopo anni di capi acquistati al “mercatino” sono giunta alla conclusione che certe cose debbano essere di buona qualità, provate, osservate con calma e indossate, meglio avere un paio di maglioni in meno ma averne di caldi, meglio un pantalone provato con calma in negozio di dieci che vestono male. Meglio poche paia di scarpe comode che molte precarie. E’ un periodo di grandi desideri che il calo dei prezzi ci fa sfiorare e, a volte , realizzare, ma è anche un periodo di entusiasmo e furbastri che, spesso, ci fanno pentire dei nostri tanto desiderati acquisti.

lunedì 16 dicembre 2013

L'impacco miracoloso per i miei capelli


Da che ho eliminato i prodotti contenenti siliconi e porcherie varie, sono sempre alla continua ricerca di  un impacco magico che non richieda un eccessivo tempo di posa e troppi ingredienti costosi e ingombranti. Ho provato tanti tipi di oli e burri sulle lunghezze poi, un giorno, guardando una youtuber americana, ho preso ispirazione e ho provato un nuovo impacco da cui sono attualmente dipendente. Una volta ogni 2/3 settimane preparo una boccettina di vetro in cui metto 3 cucchiai di olio di mandorle dolci puro, 1 cucchiaio di olio di ricino e 5 gocce di olio essenziale di rosmarino. Pettino i capelli per togliere tutti i nodi e li inumidisco leggermente. Metto a bagno la mia bottiglietta in una bacinella di acqua calda per 5 minuti poi ne faccio cadere qualche goccia sulla punta delle dita e con i polpastrelli inizio a massaggiare la cute. Si, lo so, mettere l’olio sul cuoio capelluto non lo consiglia nessuno ma io da brava sperimentatrice ho provato. Da subito sento la circolazione riattivarsi (sono particolarmente sensibile all’olio essenziale di rosmarino), continuo per una decina di minuti a massaggiare con movimenti circolari tutta la testa usando i polpastrelli unti e mai le unghie. Se mi è avanzato olio lo stendo sulle lunghezze altrimenti mi limito a raccogliere i capelli . A chi piace il calore sulla testa può mettere una cuffia da doccia di quelle  sottili (o della pellicola) e un cappello di lana. Lo tengo in posa minimo 1 ora. Sotto la doccia faccio scorrere acqua tiepida sulla testa per circa un minuto e poi procedo con il normale shampoo. Se ne sento il bisogno faccio due passate di shampoo e un impacco, solo sulle punte, con del balsamo leggero tipo lo splend’or e non applico nessun prodotto dopo shampoo oppure non uso il balsamo e metto poco olio di cocco o di lino sulle punte in fase di asciugatura. Da che uso questo impacco i capelli risultano puliti, voluminosi, brillanti. Sono contentissima dei risultati e stupita dal fatto che i capelli non si ingrassino e la cute appaia sanissima. Non ho avuto nessun problema, solo una volta in cui ho fatto subito lo shampoo senza lasciar scorrere l’acqua ho notato i capelli appesantiti. Se penso che, a causa dei siliconi, avevo i capelli che si sporcavano in due giorni e adesso metto l’olio sulla cute e li lavo ogni 4/5 giorni mi viene da ridere.

mercoledì 11 dicembre 2013

I tempi di posa


Usare prodotti eco bio è sempre più alla moda, ormai non c’è nessuno, che io conosca, che non ti dice, con la preoccupazione negli occhi “devo trovare uno shampoo senza siliconi che mi piaccia” e intanto continua sulla vecchia strada. Ma in preda a stati confusionali ti racconta gli impacchi che usa e ti dice che, nonostante tutto il suo impegno, non ha notato cambiamenti. Partendo dal presupposto, o almeno dovrebbe essere un presupposto, che se non si è riusciti con tempo, pazienza e prodotti adatti a eliminare la patina di silicone è inutile spalmare altre cose sulla nostra pelle o sui nostri poveri capelli incapaci dii assorbire nulla. Inoltre bisogna tener presente che i prodotti naturali hanno tempi diversi di assorbimento. Mentre il caro silicone di deposita in un istante lasciando pelle e capelli fintamente setosi e idratati, i prodotti bio hanno bisogno di tempo e situazioni adatte per essere assorbiti e produrre effetti. Mi spiego meglio, se un balsamo siliconico in 2 minuti riveste i capelli, un balsamo bio ha bisogno di almeno 7/10 minuti di posa e massaggio per poter penetrare nei capelli e di conseguenza ha bisogno di almeno 2 minuti di risciacquo per eliminarne l’eccesso. Il prodotti da prendere ad esempio, secondo me , sono le tinture per capelli. Quelle chimiche agiscono in un tempo variabile tra i 5 e i 35 minuti quelle naturali se non le tieni su almeno 2 ore è inutile farsele. La durata di una tintura chimica e pressocché infinita quella di una naturale e limitata a pochi mesi. Un buon impacco idratante per mani screpolate è efficace solo se tenuto in posa almeno 30 minuti e se si tendono le mani al calduccio in modo da aprire i pori e far penetrare i prodotti. Una classica crema alla paraffina da i suoi effetti in pochi secondi. L’ ”olio” Johnson si “assorbe” in pochi istanti un qualsiasi olio no. Potrei continuare per ore con paragoni tra prodotti bio e non, ma la verità è che prima bisogna depurare pelle e capelli e poi dedicargli e dedicarsi tempo perché la natura non va di fretta e se questo mal si adatta alla nostra vita frenetica allora dobbiamo scendere a compromessi. Io, ad esempio non ho sempre tanto tempo a disposizione, così creo impacchi pre lavaggio da tenere in posa mentre faccio altro e riduco i tempi di doccia e shampoo al minimo. Gli effetti non sono gli stessi, ne sono consapevole, però nei mesi i risultati si apprezzano. Pian piano ho creato una mia personalissima routine fatta di pochi prodotti mirati alternati a seconda del tempo a mia disposizione. Una cosa è certa, per evitare delusioni e spreco di tempo e soldi bisogna essere coerenti e realisti senza strafare, in un verso o in un altro, e rispettando i tempi di posa e la natura degli ingredienti che andiamo ad utilizzare.

giovedì 14 novembre 2013

Il bite della farmacia

Soffro di bruxismo, forse da sempre, ma negli ultimi anni la situazione è decisamente peggiorata, non solo, ho visto i miei incisivi accorciarsi quando avevo sempre dolore alla bocca e denti sensibili. Il dentista mi ha preventivato tre possibilità: le faccette ceramiche, l'apparecchio correttivo per allontanare gli incisivi superiori da quelli inferiori (mai avuto problemi di cattiva occlusione) o il bite, quest'ultimo costava solo 300€ circa. Ho preso il mio sconforto ed i denti sottili e doloranti e sono tornata a casa dove ho chiesto lumi alla rete e qui ho scoperto il bite del Dottor BRUX. E' una mascherina plasticosa che, al primo utilizzo, va immersa pochi secondi in acqua bollente e, successivamente, infilata in bocca in modo da farle prendere l'impronta della dentatura superiore.L'operazione è molto semplice e il bite viene corredato da un affarino che aiuta a non scottarsi e a non deformarlo, qualora al primo tentativo l'impronta non dovesse essere giusta si può rifare più volte. Il costo di listino è 69€ io l'ho pagato 58€ cercando la farmacia che mi offriva lo sconto maggiore. Avevo letto che le prime notti poteva essere fastidioso ma io l'ho amato da subito. Fa un po' aumentare la salivazione e lo trovo insopportabile quando sono sveglia ma appena spengo la luce non posso più stare senza. Ha dei forellini che fanno respirare tranquillamente e questo riduce drasticamente l'effetto di iper salivazione che altrimenti sarebbe dirompente. Già dopo il primo utilizzo mi sono svegliata, per la prima volta dopo mesi, senza mal di denti e ho notato che anche i muscoli delle labbra e della parte bassa del viso erano notevolmente più rilassati, la sensibilizzazione dei denti si è ridotta fino a sparire. Sono contentissima del mio acquisto, certo a chi serve come strumento correttivo non può usare questo bite che è poco più di uno spessore gommoso. Non si aggancia bene come quello che si otterrebbe andando dal dentista ma, nel mio caso, l'ho trovato risolutore. Si lava in acqua fredda e si strofina con uno spazzolino da denti morbido. Il mio è rosa ma so che lo fanno in vari colori, credo per evitare confusioni nel caso in una famiglia ce ne sia più di uno.Lo consiglio a chi non ha molti soldi e, per sua fortuna, solo il problema del bruxismo notturno.

mercoledì 13 novembre 2013

Lady coppetta


Dopo essermi fatta una cultura informandomi sul web sulla coppetta mestruale,  un giorno di ordinarie mestruazioni, ho deciso di porre fine allo strazio degli assorbenti (che tengono, non tengono, si spostano, hanno bisogno di mutandoni ad hoc, non sai dove gettare...) inviando il mio ordine di acquisto. A Napoli non ho trovato un venditore diretto e ho dovuto scegliere sulla base dei video di you tube e dei confronti letti sul sito lacoppettamestruale.forumattivo.com dove ho trovato tanti spunti di riflessione. Alla fine ho scelto la ladycup nel colore prugna, l’ho pagata circa 28€, mi è stata inviata dalla repubblica Ceca e consegnata in 10 giorni con posta ordinaria. L’ho scelta colorata perché il silicone trasparente tende a ingiallire e poi magari di un colore scuretto non fa risaltare tanto il contenuto quando la si maneggia. Ho scelto il prugna perché costava 1€ invece di 3€. Ho preso la confezione semplice con solo coppetta e sacchettino non reputando necessario tutto il resto che il sito propone. Appena arrivata (in una busta da lettere imbottita) ho iniziato a maneggiarla e non mi sembrava così morbida, di contro il peduncolo finale, essendo cavo, risulta floscissimo. L’ho fatta bollire in acqua distillata, per evitare residui calcarei, e riposta nel suo sacchettino precedentemente lavato. Il primo giorno del ciclo successivo sono andata al lavoro con l’assorbente, ma appena tornata a casa mi sono chiusa in bagno ed ho iniziato le prove. Mi sono lavata le mani, ho sciacquato la coppetta, fatto lavaggi vari e ho iniziato a piegare a tulipano la coppetta ma niente non ne voleva sapere di posizionarsi. Ho ritentato piegandola a quattro (sul web ci sono decine di video) e è subito andata bene. I primi 10 minuti la sentivo tantissimo poi magicamente non ne ho più avvertito la presenza. Dopo un paio d’ore sono andata a vedere come andavano le cose e PANICO era salita tantissimo...ci sono volute varie spinte addominali per sentire ed afferrare il peduncolo con cui l’ho tirata (non lo taglierò mai), quel tanto necessario per afferrare la base e schiacciarla un tantino, per poterla estrarre.  Prima osservazione: il contenuto, che con gli assorbenti sembrava importante, era piuttosto modesto. Ho svuotato e sciacquato la coppetta e l’ho reinserita al primo colpo. Al mattino il salvaslip (donna di poca fede che sono!) era pulito e l’operazione di estrazione è risultata più semplice (sarà stata la mancanza di panico che non mi ha fatto visualizzare al pronto soccorso ginecologico aiutata da un medico munito di pinze...). Il mio secondo giorno è andato benissimo. Sono ormai due cicli che la uso e devo dire che ,presa confidenza con la coppetta e le operazioni di estrazione della suddetta, non capisco come ho fatto tutti questi anni senza. I vantaggi sono indubbi perché fa risparmiare (dura circa 10 anni, fatti due conti con gli assorbenti avrei speso moooolto di più), non inquina come gli assorbenti,mi fa stare pulita,non temo odori sgradevoli, posso usare biancheria normale e ho riscontrato che quella sensazione di prurito/bruciore fastidioso che avevo durante il ciclo è totalmente scomparsa. Unico difetto che riscontro è che, almeno io, la uso dopo che è iniziato il ciclo e mentre lo aspetto mi affido ad un assorbentino. Credevo che vuotarla mi avrebbe fatto schifo invece devo dire che, pur non essendo piacevole, è forse meno peggio quello che la visione di un assorbente usato. Il mio giudizio finale è totalmente positivo.

martedì 29 ottobre 2013

Sopravvivere alla moda dell'eco-bio


Non possiamo non tenere in conto che l'utilizzo di prodotti eco-bio sia di gran moda e, come accade per tutte le cose di moda, i prezzi lievitano in maniera non sempre giustificata. Sono vegetariana da quasi 20 anni, vivo nel sud Italia e ho estrema difficoltà a trovare prodotti di soia o similari, specifici per vegetariani che non abbiano prezzi stratosferici. Tutta la mia vita si svolge in un mondo che non tiene conto che determinate scelte non sono di lusso ma sono solo scelte consapevoli nei confronti della terra e dei suoi abitanti. Detto ciò ormai ho una lista standardizzata di prodotti da acquistare che mi permette di mangiare, bere, vestire, lavarmi e truccarmi senza dover spendere un patrimonio. Il tema danaro è sempre presente non perché sia particolarmente tirchia o povera ma perché nel mio stile di vita lo spreco va sempre evitato, che sia di materiali o di soldi. A questa lista si aggiungono o sottraggono prodotti a seconda delle nuove immissioni sul mercato o delle sparizioni. Quando vedo un nuovo prodotto la prima cosa che faccio e leggere gli ingredienti che lo compongono e vedere se ha certificazioni bio. Un prodotto certificato è quasi sempre un prodotto più caro rispetto a similari non certificati perché alle aziende costa ottenere la certificazione e mantenere gli standard per non perderla. Ma, di contro, è un prodotto fatto con sole materie biologiche, mentre un prodotto definito bio ma che non porta certificazione è un prodotto fatto con materie bio ma non solo. Chiaramente quando posso scelgo prodotti certificati bio, ma non sempre mi è possibile e quindi scendo a compromessi. Naturasi è un famoso supermercato che vende prodotti biologici ma è caro, tutto quello che posso trovare altrove lo compro altrove, cose tipo il Tempeh, se lo voglio, lo devo per forza comprare li perchè non si trova in negozi generici. L’ipercoop ha una linea bio che copre gran parte delle mie necessità. Quello che posso lo auto-produco (seitan, polpette vegetali, etc.)comprando materie prime accettabili. Ho una lista ormai stampata nella mente di materie dannose che assolutamente rendono inaccettabili i prodotti (che siano commestibili o di altro uso) come olio di palma, grassi o oli vegetali non specificati, siliconi, parabeni, peg, paraffina... se vedo un nuovo prodotto che mi sembra accettabile lo compro e se poi scopro che non lo è pazienza lo uso lo stesso, per una volta non muore nessuno!Se sono in dubbio fotografo con il cellulare l’inci o gli ingredienti e a casa, biodizionario al monitor, controllo. Non è impossibile bisogna solo farci l’occhio e andare per tentativi ed errori, non cadendo nell’integralismo, fidandosi dei guru che si trovano in rete e dei loro consigli e studiando un po'. 

lunedì 14 ottobre 2013

Gel ai semi di lino home made

Dopo aver visto innumerevoli video in merito  ho deciso di provare anche io a  fare il gel di semi di lino. Ho comprato i semi e l'acqua distillata al supermercato ed ho iniziato a provare. La ricetta base prevede 40 gr di semi di lino in 250 ml di acqua distillata. In un primo momento ho deciso di provare ad estrarre il gel a freddo e a caldo usando 20 gr di semi di lino e 125 ml di acqua distillata per ogni procedimento. Dall'estrazione a freddo ho ottenuto, dopo circa 18 ore di ammollo, un gel dal colore più chiaro e dalla consistenza decisamente più liquida. Con l'estrazione a freddo ho prodotto un gel leggerissimamente giallino e  abbastanza denso. Non ho aggiunto niente riservandomi di farlo poco prima dell'uso.
Liberare i semini dal gel estratto è una seccatura, ma se non lo si fa resta praticamente tutto li e finisce gettato.Girare girare e girare i semi nel colino non farà mai cadere tutto il gel.
Ho provato a premere i semi trattati a freddo inserendoli in un tulle (residuo di qualche bomboniera di matrimonio) precedentemente lavato e stra sciacquato, ma il devo dire che il gel che ti scorre tra le dita mentre strizzi fa abbastanza impressione e non è un'operazione piacevole. Il semi del gel prodotto con il metodo a caldo li ho inseriti nello schiacciapatate e, devo dire, che se si sta attenti agli schizzi è un'operazione accettabile. Ho congelato usando un portacubetti il gel che non mi serviva ed usato la piccola quantità necessaria per garantire fermezza alla piega dei miei capelli. Quando lo si usa non fa tanta impressione ma strizzarlo non fa per me. Se mi è venuto particolarmente denso, lo metto in uno spruzzatore con un po' di acqua o un olio leggero e lo spruzzo sui capelli prima di completarne l'asciugatura. A seconda dell'ispirazione scongelo uno o due cubetti e,se lo uso come gel per aiutare lo styling, ci aggiungo un paio di gocce di olio essenziale di limone o rosmarino per mitigarne l'odore, altrimenti lo aggiungo così com'è a l'impacco pre schampoo. Quando non ho voglia o tempo di combattere per estrarre il gel uso un po' di gel di Aloe e la piega regge meravigliosamente soprattutto se vado verso il riccio.

venerdì 11 ottobre 2013

Maschera eco bio per capelli fai da te.

Da quando uso prodotti eco bio i capelli non si sporcano più così frequentemente, sono morbidi e lucidi. Compro shampoo con un buon inci nella grande distribuzione (vedo un prodotto che mi sembra non contenere sostanze dannose, controllo su http://lola.mondoweb.net/viewforum.php?f=40 e, se va bene, lo compro) cercando di spendere non più di 3 €, quando mi vedo persa opto per il solito Garnier ultradolce al cacao e olio di cocco. Come balsamo uso lo Splend'or al cocco che trovo leggero e gradevolmente profumato. Con una tazzina da caffè piena di questo balsamo e (una volta si ed una no) un cucchiaino abbondante di zucchero  in estate faccio i cowash e i capelli si mantengono idratati, lucidi e non restano appesantiti. Maschere non ne compro più. A seconda del tempo a mia disposizione alterno impacchi di olio di ricino, oliva, semi di lino o Argan intiepidito e messo sulle lunghezze e sulle punte precedentemente inumidite, poi lego i capelli a crocchia, indosso una cuffia in plastica e, in inverno, un cappello. Se non ho abbondato troppo non cola. Lo tengo in posa quanto più posso e poi procedo con la solita routine di shampoo e balsamo. Oppure mischio Kefir, miele e frutta frullata a qualche goccina di olio essenziale di rosmarino o a un po' di oleolito di limone e stendo il tutto sui capelli che avvolgo in un asciugamano vecchio (che poi laverò). Cerco sempre di non far andare gli impacchi sulla cute, soprattutto se contengono olio. Alto impacco che faccio spesso è a base di  miele e olio di oliva. In sostanza escludendo qualche olio specifico o olio essenziale uso prodotti che si trovano in qualsiasi cucina e, devo dire, che gli effetti sui capelli sono ottimi. Personalmente mi trovo meglio a fare impacchi pre-schampoo che post perché ho la possibilità di lasciar agire i prodotti per più tempo e di lavare via bene l'eccesso ottenendo il risultato di capelli nutriti in profondità e senza residui appiccicati al fusto. La totale assenza di siliconi sui capelli fa si che qualsiasi impacco penetri con semplicità, non dovendo superare la barriera siliconica che impedisce ai capelli di respirare ma anche ai prodotti nutritivi di penetrare, e che il risciacquo non lasci residui appiccicati alla suddetta barriera siliconica.Ci vuole pazienza, un mese di pelle e capelli impazziti per il cambio di prodotti ma poi, vi assicuro, non capirete più come facevate prima ad usare certi prodotti.

giovedì 10 ottobre 2013

Le mutazioni corporali

Frutto di un'educazione conservatrice e repressiva a 20 anni avevo i capelli blu. Quando avevo 20 anni era la metà degli anni 90 e avere capelli di colori non naturali, indossare rossetti di colori pazzi (blu metallico, nero, verde, giallo...), portare quotidianamente smalti coloratissimi con i primi abbozzi di nail art in tutto nello sfondo della città di Napoli, vi assicuro non era da tutte.Già procurarsi i prodotti non era semplice, facevo accordi con piccole profumerie che compravano per me e solo per me prodotti strani che, non essendo ancora nato l'e-commerce, non mi era possibile trovare nella normale distribuzione, smalti, rossetti e cosmetici o li creavo io (burro cacao+ombretto=rossetto, smalto+ombretto=smalto colorato) o frugavo ai mercati nei cesti di cosmetici dalle marche ignote e dai colori strambi...insomma ero la regina dell'invenduto! Poi andai a Londra dove trovai tutto quello che avevo sempre cercato e ne feci una mega scorta. A 19 anni feci, non senza destare scompiglio in casa, il pearcing alla narice, a 20 quello al traco, a 23 il tatuaggio. All'università ogni volta che mi presentavo da un prof. pur evitando smalti troppo particolari quando andavo a ricevimento o durante l'esame orale, coprendo con i capelli naturali le fasce di capelli colorate, non indossando il rossetto e portando trucco ed abiti "regolari" venivo sempre definita come la ragazza con "l'orecchino al naso". Avrei fatto il pearcing al sopracciglio ma non ho potuto perché rischio il rigetto ( che ho già avuto all'orecchio), alla lingua ho la vena troppo centrale...all'ombelico non mi piace.Sono stata sempre fautrice delle mutazioni corporali, di tutte, credo che siano l'esternazione di quello che si ha dentro e che, non sempre, le parole o lo stile di vita riescono ad esprimere.Quando vedo che tutto quello che ho sempre fatto adesso è di moda e diffuso sono felice, mi piace.Essere tatuati, portando i rasta o la cresta, gli anfibi borchiati o avere mille pearcings non vuol dire essere sporchi trasandati o incivili è semplicemente un modo per esprimersi.Se poi lo si fa per moda...vuol dire esternare le proprie insicurezze e portarne le cicatrici tutta la vita, ma anche questo, a volte, può servire. Dopo 4 anni trascorsi o allattando o incinta e , quindi non potendo tingere i capelli o usare determinati prodotti, per la prima volta mi ritrovo a poter nuovamente mutare il mio corpo. Avrei voluto allungare i canini come si usa fare in America ma il mio dentista mi ha guardata perplessa, mi sto appassionando ai microdermal e vorrei riavere i miei capelli super blu, voglio ingrandire il mio tatuaggio e, magari farne un altro. Se diventerò vecchia sarò probabilmente stramba ma se mi vedrete passeggiare a 70 anni con anfibi e smalto verde non fatevi ingannare non è l'alzheimer, guardate la luce nei miei occhi e capirete tante cose...

mercoledì 9 ottobre 2013

Gli integratori alimentari

Ogni stagione ha la sua lista della spesa da fare in farmacia, la mia ti fa anche una tessera che ti da diritto a sconti e,ogni tot euro spesi, hai un buono in omaggio, lo so è pazzesco ma è la verità. In estate veniamo bombardati da pubblicità di integratori per aumentare l'abbronzatura, ridurre la cellulite o la fame, in autunno ci spronano a comprare pillole che promettono di rallentare la fisiologica caduta dei capelli, in inverno dobbiamo assolutamente rinforzarci con un multivitaminico e in primavera purificarci con le erbe....ogni "cura" dura tre mesi circa quindi facciamo giusto in tempo a terminarne una che dobbiamo iniziare la seguente. Ogni anno si cambia integratore perché si è scoperto che quello nuovo è più efficace. Ogni anno si spendono centinaia di euro in integratori spesso inutili.
Non è che sia contraria a prescindere, ma secondo me, se ne fa un abuso. Non tutti, non sempre, devono integrare, spesso basterebbe solo mangiare prodotti di stagione e di buona qualità, muoversi un po' in più e farsi colpire meno dalla pubblicità. Italia gli integratori costano uno sproposito. Quando mi capitava di trovarli negli scaffali dei supermercati all'estero mi rendo subito conto di quanto costano poco rispetto ai nostri. In gravidanza i ginecologi prescrivono davvero tanti integratori, all'estero non fanno lo stesso, sarò in mala fede ma credo che dietro agli integratori ci sia, spesso, più interesse economico che salutare.

mercoledì 2 ottobre 2013

Ho fatto una pazzia


Normalmente non mi concedo cose costose, mi barcameno tra oggetti di livello medio acquistati, magari, in promozione. Complice un buono spesa avuto in regalo da Coin e la mancata voglia di comprare l’ennesimo capo si abbigliamento di una taglia che, mi auguro, presto non sarà più la mia, avevo deciso di acquistare un famosissimo rossetto MAC, il fondotinta face & body o il meraviglioso profumo j'adore di dior, il cui campioncino mi ha accompagnato in molte belle giornate. Il profumo è stato il primo ad essere scartato perché credo che, per quanto bello, abbia un costo decisamente esagerato.  Invece seguendo http://www.youtube.com/user/langolodisaidori mi sono appassionata ai bracciali di Pandora. Stupenda la chiusura, bella la maglia a coda di topo di cui sono fatti, massicci, luminosi, fantasiosi. Mi hanno davvero rapita e così sono andata al corner Pandora nella Coin ed ho scelto il mio bracciale. L’ho preso leggermente più largo di come me lo aveva consigliato la commessa perché mi piace che scenda un pò sulla mano quando ho il braccio abbassato. Subito ho acquistato la catenina di sicurezza (se lo perdessi ci rimarrei malissimo) coni i cuori , i blocchi che, pare siano fondamentali per la stabilità del bracciale, e una charm con il fiore di melo.Lo trovo bellissimo, non me lo aspettavo così pesante, ma la cosa non mi dispiace affatto. L’ho aggiunto alle stesso polso su cui indosso da 14 anni un bracciale rigido ed ad un’altro a catenina con dei campanellini che tintinnano ad ogni mio movimento che mi fa compagnia da 10 anni.Visto così mi piace moltissimo e non voglio modificarlo anche se  a volte vorrei aggiungerci charms e renderlo più ricco.Ma non lo so perché quello che mi piacerebbe, che non è neanche completo, costa circa 500€ e, sinceramente, mi sembra una spesa decisamente eccessiva per un bracciale anche se fatta a pochi euro alla volta.

lunedì 30 settembre 2013

Impastatrice Clatronic KM3400

Pur avendo il Bimby ho sempre desiderato un'impastatrice e così, dopo mesi di ricerca, letture, recensioni e "toccamenti" vari in tutti i negozi di elettrodomestici, ho fatto la mia scelta: Clatronic KM3400.
L'ho pagara circa 100€, ha 1200 Watt di potenza e tre ganci in dotazione (per impasti morbidi, duri e la frusta per montare) ed è un'amica fidata.
Essendo partita già informata mi ero premunita di rondelle per la modifica ma una volta spacchettata l'impastatrice mi sono ben presto resa conto che avevano cambiato i ganci che, adesso, sono in un'unica fusione. La modifica serve per far si che i ganci tocchino, o , meglio, sfiorino il fondo del boccale e non restino troppo alti. Dopo svariate prove ho risolto il problema dell'altezza della frusta inserendo all'occorrenza dei dischi di carta da imballaggio pluriball tra il boccale ed il supporto.In realtà uso questo trucchetto solo quando devo montare perché gli altri ganci lavorano benissimo senza.
Il boccale è fantastico, capiente, totalmente in acciaio, mi permette di lavorare grandi quantitativi di farina e si pulisce in un lampo. Il motore è perfettamente consono alla capienza del boccale, fino ad oggi non si è mai surriscaldato eppure, vi assicuro, l'ho fatto lavorare parecchio. I piedini gommati lo tengono fermo anche se, essendo molto alto, oscilla parecchio quando è in funzione. Il braccio si alza a 60° permettendo un facile accesso al boccale e di non sporcare eccessivamente. Consiglio di inserire sempre prima i liquidi e poi le farine, perché così l'impastatrice inizia da subito ad ammalgamare gli ingradienti. Incorda gli impasti senza difficoltà, basta avere la pazienza di aspettare, impasta pane e pasta per pizza in pochi minuti. Gli impasti che hanno bisogno di più lievitazioni (come la brioche) li impasto, stacco il gancio, sgancio il boccale e lo metto nel forno (spento ) e lascio lievitare, quando si è raddoppiato (o triplicato) riaggancio il boccale ed il gancio e rimpasto, se necessario lo faccio anche tre volte e, vi assicuro, vengono morbidissimi.
Sono super soddisfatta del mio acquisto.

lunedì 16 settembre 2013

Lycia...perché???

La Lycia è sul mercato da circa 30 anni. Negli anni 80 era famoso il suo antiodorante prodotto antesignano dei moderni deodoranti, successivamente ricordo i deo no gas delicatamente fiorati (usavo quello blu) e poi le prime salviettine struccanti. Dal 2000 questo marchio ha immesso sul mercato varie linee con tantissimi nuovi prodotti...uno più scadente dell'altro.
Partirei dal peggiore in assoluto: gli assorbenti. Ho provato quelli giorno, quelli notte e i maxi...che dire, non assorbono o meglio assorbono poco e in maniera puntuale (quindi è inutile mettere un assorbente lungo se poi "lavora" solo dove tocca), sono duri e non hanno un sistema antiodorante: BOCCIATISSIMI.
Salviettine occhi all'acqua miscellare promettono la rimozione del trucco senza sfegare e millantano delicatezza sugli occhi, invece non struccano bene e bruciano tantissimo: BOCCIATE.
Le salviettine struccanti sono l'unico prodotto, di quelli provati, che salvo premettendo che, gli occhi li strucco con un prodotto specifico, le uso sul viso come primo step perché  poi procedo con un detergente e crema idratante.
Sono molto delusa da questo marchio, nato con prodotti buoni venduti in farmacia, che è diventato (per me) sinonimo di prodotti a basso costo e scadenti. Peccato!

mercoledì 11 settembre 2013

Un sapore di quando ero bambina il Kefir di latte


Dopo anni sono riuscita a capire cosa fosse e come procurarsi i grani di kefir. Da piccola mia madre lo faceva con lo starter che le aveva dato una collega, lo chiamava yogurt e a me piaceva tanto, poi un'estate i granuli morirono e non se ne parlò più. Che non fosse yogurt era chiaro (funzionava a temperatura ambiente) ma gli somigliava tantissimo nella consistenza e nel sapore (solo un po' più acido). Dopo varie ricerche ho trovato in rete un ragazzo che mi ha fornito i primi granuli per il solo rimborso spese di spedizione e sono partita con la produzione.Non mi dilungo a raccontare cosa sia e come si "produce"  perché in rete si trovano articoli, video e siti che soddisfarranno ogni curiosità. Che mi faccia bene è stato evidente in due casi in cui a causa di cure mediche, una volta, e di pessima alimentazione, un'altra, il mio intestino non riusciva più a lavorare correttamente ma un paio di giorni di kefir hanno ripristinato il corretto funzionamento della flora batterica. Lo uso anche come base per impacchi su pelle e capelli ( anche se non le tengo in posa tanto perché l'odore dopo un po' mi da fastidio) che ne traggono beneficio e lo inserisco negli impasti di torte, pane e pizze perché aiuta la lievitazione e l'impasto risulta più soffice. Lo lascio a colare avvolto nella garzetta e il giorno dopo mangio formaggio spalmabili aromatizzato a mio piacimento. Insomma io lo ADORO ma in casa, devo ammettere, ho pochi concorrenti perché il sapore acidino non è amato da tutti. Sono contentissima del mio kefir lo trovo un prodotto dalle grandi virtù di cui non riuscirei facilmente a fare a meno.

giovedì 5 settembre 2013

Il passaggio all'ecobio

Quando ho deciso di avvicinarmi al mondo dei prodotti definiti ecobio perché non inquinanti e non dannosi credevo che avrei visto risplendere in modo naturale e luminoso la pelle e i capelli, invece è stato un disastro.
Interrompere l'utilizzo di prodotti contenenti agenti lavanti aggressivi e siliconi extralucidanti scompensa istantaneamente il cuoio capelluto e la pelle che si trovano "spaesati" e non sanno come reagire. In questa fase il nostro corpo va studiato per capire come è realmente senza agenti "coprenti".L'uso di sostanze lavanti fondamentalmente aggressive fa si che il cuoio capelluto e la pelle si regolino producendo un quantitativo di sebo superiore e per compensare l'azione sgrassante dei detergenti. La pelle ed il cuoio capelluto però impiegano tempo a reagire e riadattarsi ai nuovi prodotti meno aggressivi. il risultato è che l'untuosità prende il sopravvento salvo poi convertirsi in secchezza estrema....I siliconi che da anni si sono stratificati sui capelli e sulla pelle, vengono pian piano lavati via dai nuovi detergenti, ma la reazione non è, come immaginavo, di vedere una repentina miglioria data dalla rimozione dello strato che impediva a pelle e capelli di respirare ma si sono come spenti. Dopo circa un mese di capelli di paglia con cute untuosa e pelle o super secca o lucidissima ho iniziato a vedere delle migliorie. Premesso che ho la pelle secca con le classiche zone un pò unte e i capelli ricci e crespi ho dovuto provare vari prodotti bio. Inizialmente ho provato oli, burri, maschere a base di miele, yogurt e frutta e a lavare i capelli con il balsamo invece dello shampoo ma il far agire tutte queste cose insieme non è stato un bene. Adesso ho trovato il giusto equilibrio per la pelle che ho notato è diventato più elastica e idratata in profondità. Per i capelli vario molto a seconda se li asciugo ricci, mossi o lisci.In ogni caso il passaggio non è stato facile e il periodo di adattamento del mio corpo è stato lungo, ma adesso posso dire di essere contenta del risultato e che, se ci volete provare, non dovete demordere e sopportare il primo periodo in cui pelle e capelli saranno un disastro.Sconsiglio di iniziare in estate o in pieno inverno perché in queste stagioni le esigenze della pelle e dei capelli sono specifiche.

martedì 27 agosto 2013

Il mio primo gel "fissaciglia"

Dopo aver usato per anni l'olio di ricino come rinforzante per le ciglia e le sopracciglia ed essermi svegliata due mattine su tre con gli occhi arrossasti ho deciso di darmi ad un mini spignatto.
Da brava aspirante spignattatrice, regina del vorrei ma non posso, non ho molti ingredienti e così ho lavorato con quello che avevo.Ho iniziato trascorrendo due serate a ripulire alla perfezione un contenitore di mascara (vecchio, secco e scaduto), facendolo asciugare e riempendolo, con l'aiuto di una siringa (il mio contenitore è in plastica gialla e il che mi impedisce di vedere il contenuto). Ho usato 2,5 ml di olio di ricino e 2,5 ml di gel di Aloe. Inizialmente lo usavo la sera e devo dire che grazie al gel di Aloe l'olio non cola e non irrita più gli occhi, poi mi sono accorta del bell'effetto naturale, lucido e incurvante che ha ed ho iniziato ad usarlo anche di giorno. L'unico difetto è che non colorava. Per porvi rimedio ho preso un nuovo contenitore, l'ho strapulito , riempito con una miscela al 70% di gel di Aloe e al 30% di olio e ci ho aggiunto un pò di kajal nero in polvere. Non è diventato nero ma grigio, non potevo aggiungere altra polvere per non farlo addensare troppo così ci ho messo un pizzico di eyeliner gel nero ed il risultato è stato buono.
Adesso uso quello trasparente la notte come rinforzante sulle ciglia e il giorno per fissare le sopracciglia e la mattina quello nero sulle ciglia. Il risultato è soddisfacente ed è certamente meglio delle schifezze che usavo prima....e che uso ancora nelle grandi occasioni.In più il miglioramento delle ciglia, come lunghezza e grossezza è stato strabiliante.

lunedì 26 agosto 2013

L'olio johnson era la causa del mio eritema solare


Quest’anno per la prima volta dopo circa 10 anni non ho usato l’olio johnson come post doccia/doposole. Fino all'anno scorso facevo la doccia e, dopo essermi sciacquata, chiudevo l’acqua e mi spalmavo di olio johnson più o meno su tutto il corpo con particolare attenzione sulle zone più esposte al sole o, naturalmente, più secche.
Ogni anno, sin dalle prime esposizioni al sole, compariva l’eritema solare ed io dovevo provvedere con medicine varie e attenzioni speciali, rovinandomi un pò ogni santa vacanza.
Quest’anno ho abolito l’olio johnson (i cui resti utilizzo per le pulizie domestiche) e per la prima volta dopo 10 anni non mi è comparso l’eritema solare.Ho usato gli stessi solari di sempre, gli stessi saponi di sempre e mi sono esposta, come sempre, negli orari giusti e, magia, non è comparso il fastidiosissimo prurito presagio dell’eritema causato, a mio parere , dall’utilizzo dell’olio johnson.
Invito tutti a non usarlo più perché sulla mia pelle, particolarmente sensibile, ha manifestato i suoi effetti dannosi, magari sulla vostra un pò più resistente non lo fa, ma questo non vuol dire che non produca fastidi o danni.
Guardando sul biodizionario (www.biodizionario.it) ho visto che la paraffina (petrolatum, paraffinum liquidum,paraffinum) ha un bollino rosso cioè ” da qualche problema, se ne sconsiglia l'uso a meno che sia il solo componente in rosso o che sia presente in misura minore (cioè elencato alla fine della lista INCI)” nell’olio johnson è praticamente l’unico ingrediente. Informandomi ho letto che la paraffina tende a formare sulla pelle un film occlusivo che da l’illusione d’idratazione ma costa poco quindi le case cosmetiche la usano per risparmiare.
Vedendo il risultato sui miei mobili trattati con questo prodotto non posso che confermare quello che ho letto e la reazione della mia pelle al sole con e senza olio johnson mi ha dato ulteriore conferma.

martedì 30 luglio 2013

E.l.f. o non E.l.f.

Relativamente da poco sono entrata nel fantastico mondo degli acquisti on-line. Inizialmente compravo solo prodotti che conoscevo ma che costavano meno acquistati in questo modo, poi mi sono lanciata sulle marche che si trovano solo on line.
Di fregature ne ho prese e piano piano ho cambiato rotta.
In rete si parla molto bene della Elf e così mi sono decisa a mettere il mi piace sulla loro pagina FB in modo da poter approfittare delle promozioni.
Quando mi hanno proposto di spendere 20 sterline ed avere un pacco del valore di 30 in aggiunta, ho lanciato il mio ordine. Come tipo di spedizione ho scelto la standard e devo dire che mi sono trovata bene, il pacco è arrivato in 6 giorni lavorativi con corriere (si firma alla consegna). I prodotti omaggio sono della linea LOVES molto carini, in colori neutri portabili da tutte (mascara, ombretto cotto, illuminante occhi, all over, ombretto duo, ombretto minerale, ombretto cotto, rossetto e rossetto liquido,gloss, burro cacaco e salviettine) non hanno inviato prodotti dai colori assurdi in modo da accontentare qualsiasi donna li ricevesse.
In più ho scelto:
  • Blending Eye Brush di cui non sono rimasta soddisfatta perchè sono più pennelli con punta a pennarello che da sfumatura (il migliore resta quello della MUA)
  • Complete Coverage Concealer (Medium) ancora da provare
  • Corrective Concealer (Erase & Conceal) ancora da provare
  • Eyelid Primer (Pearl) bello, luminoso, dona luce a tutti gli ombretti e mi sembra abbastanza durevole.
  • Nail Polish (Fire Coral) una bella tonalità di corallo, durata nella norma, buon rapporto qualità prezzo.
  • Plumping Lip Glaze (Fire Coral) è quasi trasparente, piacevole da indossare e con un buon profumo.
  • Silver Beauty Books (Smokey) ombretti troppo poco pigmentati
  • Studio Eyebrow Kit (Medium) ancora da provare
  • Studio Mineral Powder Brush troppo piccolo per i miei gusti
  • Studio Stipple Brush buono nel rapporto qualità prezzo.
  • Non erano disponibili molti prodotti che avrei voluto provare come i blush.
  • Gli ombretti non mi sono piaciuti (tranne quello "cotto") troppo polverosi e per niente pigmentati, dei prodotti labbra devo provare solo il rossetto normale, gli altri li boccio perchè anche se hanno una texture piacevole, non durano e non colorano. Ho notato che la maggior parte dei loro prodotti contiene paraffina, petrolati e/o parabeni.
  • Devo dire che, anche se è la prima esperienza, non sono rimasta soddisfattissima, i prodotti costano poco ma valgono poco. Preferisco acquistare da altre case cosmetiche on-line che in passato mi hanno soddisfatta molto di più.

mercoledì 12 giugno 2013

Ricetta economica...stoccafisso con patate

Quando ho a pranzo tante persone vado in crisi (economica) per il secondo, solitamente, se incontro i gusti dei commensali, opto per lo stoccafisso con le patate.Lo stoccafisso è un merluzzo di grandi dimensioni conservato per essiccazione (il baccalà è lo stesso pesce però conservato sotto sale) compro quello norvegese e lo pago intorno ai 6 € al kg.Cucino prima il pesce e poi le patate per controllarne meglio la cottura e per sfruttare il liquido creato dallo stoccafisso facendolo assorbire alle patate e rendendole buonissime.
Tempo di preparazione 15 min + Tempo di cottura 40 min
Per 4 persone serve:
una casseruola con coperchio
700 gr Stoccafisso già reidratato
700 gr Patate
1 Cipolla
20 Pomodorini circa
Sale q.b.
Olio q.b.
In una casseruola fare imbiondire in poco olio la cipolla tagliata sottile, intanto lavate lo stoccafisso e tamponatelo con della carta assorbente, unitelo alle cipolle, aggiungete i pomodorini e mettete il coperchio.
Portare il pesce a cottura senza farlo disfare (deve rimanere calloso), saranno necessari circa 10 minuti.
Togliere lo stocco dalla casseruola e iniziare , nella stessa, a far cucinare le patate tagliate a dadini.Tenere sempre il coperchio, la fiamma bassa e girare di tanto in tanto, se necessario aggiungere qualche cucchiaio di acqua. Mentre le patate arrivano a cottura spinare sommariamente lo stoccafisso cercando di lasciare le lamelle integre.
Quando le patate saranno cotte aggiungere il pesce spinato,regolare di sale, spegnere e chiudere il coperchio.
Servire tiepido.


giovedì 6 giugno 2013

Bicarbonato, aceto e olio johnson

Ho avuto l'influenza e quindi sono stata a casa un pò più di tempo e, appena ho avuto la forza per farlo, sono partita all'attacco delle pulizie domestiche. Come in ogni casa, anche nella mia ci sono tanti detergenti però spesso uso prodotti naturali per le pulizie e devo dire che li trovo portentosi.
L'aceto, ad esempio, è un ottimo anticalcare naturale. La sera, una volta al mese circa, riempio la base della macchinetta del caffè di aceto di vino fino alla valvola, la posiziono nel lavandino e vado a dormire. Al mattino trovo che l'aceto ha schiumato ed è in parte fuoriuscito e lo strato duro di calcare presente sul fondo si è in parte staccato ed in parte ammorbidito quindi viene via quasi tutto con poco sforzo e senza l'uso di  detergente.Mia madre mette un terzo di aceto nel contenitore del sapone per i piatti e dice che il lavandino resta più lucido, i piatti si sgrassano meglio ed usa meno detersivo, ma lei usa sempre i guanti.
Metto nella lavatrice quattro bicchieri di aceto ed uno di sale grosso e faccio un lavaggio a vuoto a 90° e metà carico una volta ogni due mesi così da pulirla dai residui di calcare.
Per pulire e mantenere sempre scorrevole la piastra del ferro da stiro uso un panno bagnato nell'aceto e lo strofino sulla piastra calda, poi la passo più volte sui panni che uso per i servizi domestici facendo uscire il vapore fino ad eliminare l'odore. La caldaia del ferro, da spenta, trascorre una notte ogni 3/4 mesi con un bicchiere di aceto al  suo interno, al mattino la svuoto la riempio, la ri-svuoto, la ri-riempio e la accendo, se si sente odore di aceto la faccio un pò lavorare a vuoto e poi la svuoto e riprovo con acqua pulita (l'acqua distillata non la compro ma prendo quella prodotta dai condizionatori). I vetri delle finestre li lavo con acqua tiepida e aceto e li asciugo con un quotidiano, vengono brillanti e senza aloni.
Uso molto anche il bicarbonato che è un ottimo sgrassatore.Ne ho un bicchiere di carta pieno nello scomparto della porta del frigo, assorbe gli odori. Preparo uno spruzzino di acqua calda e bicarbonato e lo uso per pulire il forno, lasciandolo agire una mezz'oretta. Nel fondo del bidone della spazzatura (sotto al sacchetto) ne getto un pugnetto che servirà a neutralizzare i cattivi odori. Il tappeto a fine inverno lo pulisco con l'aspirapolvere poi lo ricopro di bicarbonato e lo lascio così 24h, poi lo batto e lo ripasso con l'aspirapolvere risultato:colori brillanti nessun odore e niente macchie.
Se una pentola è stata dimenticata sul fuoco e si è attaccato tutto il cibo carbonizzato al fondo la svuoto la riempio di acqua e bicarbonato e la rimetto sul fuoco a bollire, dopo 10 minuti (altrimenti ripetere l'operazione) la svuoto e vedo venir via tutto senza strofinare.
Con l'olio johnson, che non uso più sulla mia pelle, lucido, aiutata da un panno di lana, le superfici in legno e le vedo belle, nutrite e la polvere fatica ad attaccarsi!

martedì 28 maggio 2013

Prodotti ecobio pelle e capelli


Adesso in Italia sta finalmente crescendo la consapevolezza sugli ingradienti contenuti nei prodotti cosmetici.In america le stesse marche producono gli stessi prodotti venduti qui ma senza siliconi, senza parabeni e privi di oli minerali e petrolati.
Da noi acquistare prodotti con un buon inci significa generalmente spendere il triplo o trascorrere il pomeriggio a leggere gli ingradienti dei singoli prodotti perchè anche le marche che millantano di essere “verdi” spesso non lo sono o non hanno tutti i prodotti che seguono gli stessi standard.Mi piacerebbe imparare a spignattare ma, al momento, mi limito a cose supersemplici. Nel frattempo sono sempre attenta ai prodotti che vanno in offerta o ai periodi promozionali per acquistare i prodotti e compro oli naturali economici e fnzionali.
Da Lush (leggendo sempre gli ingradienti perchè non tutto è verde) di solito compro il burro corpo che è in promozione. Trovo questi prodotti molti idratanti, profumati in modo davvero gradevole e durano tantissimo, anche se voglio provare a farli io, visto che dovrebbe essere uno spignatto semplice.
Per eliminare i punti neri e pulire i pori uso l’Olio indiano una volta alla settimana. Credo di averne comprato massimo due bottigliette perchè ne serve davvero pochissimo.
Per impacchi pre lavaggio sui capelli uso l’Olio di lino, ne metto pochissimo sulle lunghezze, pettino bene e poi indosso un cappello (che uso solo per fare gli impacchi), dopo almeno due ore procedo con il lavaggio e trovo che i capelli diventino più setosi, lucidi e non grassi. Ovviamente questo trattamento ha sostituito l’uso del balsamo, al massimo dopo che li ho asciugati metto qualche goccina di olio sulle punte. Nei momenti di crisi (post estate ad esempio) faccio la stessa cosa usando l’Olio di ricino che però è decisamente più denso e tende ad appesantire i capelli. Normalmente quest’olio lo uso la sera su ciglia e sopracciglia come rinforzante notturno e devo dire che è ottimo, vedo le ciglia più lunghe e mi sembrano anche più consistenti.
L’Olio di argan è una mia scoperta recente, mi trovo bene ad usarlo un paio di sere a settimana sul viso pulito ed asciutto al posto della crema notte. Al mattino la pelle mi sembra idratata e la trovo asciutta e non grassa, ma avendo la pelle mista non eccedo nell’utilizzo. L’Olio di cocco l’ho fatto io partendo dalla farina di cocco e sono molto soddisfatta del risultato! Lo ho usato per tutto l’inverno sulle labbra, sulle mani e sulle punte dei capelli ma è molto denso e ho sospeso l’utilizzo causa aumento delle temperature. Ho fatto anche l’Oleolito di limone seguendo le indicazioni di Carlita è venuto benissimo anche senza conservante e lo uso per le unghie, dopo solo tre settimane i risultati erano evidenti, credo che sia il miglio trattamento unghie che abbia mai fatto.
All’ipercoop acquisto le creme viso della linea vivi verde bio, costano circa 5 €  e le trovo leggere ma efficaci e fanno davvero capire che vuol dire usare prodotti senza siliconi!
Inoltre con il gel di aloe puro della Equilibria al 98% arricchisco le creme corpo o quelle che mi sembrano prive di effetto, lo uso in estate per aiutare a curare l’eritema e come doposole e sul viso per ottenere un effetto tensore è un prodotto multiuso ottimo.

mercoledì 15 maggio 2013

Aiutini per arrivare illesi a fine mese

In tempo di crisi  chi più chi meno cerca di risparmiare senza rinunciare alla qualità ed alla varietà di prodotti acquistati. Le mie "regole" sono abbastanza semplici. Cerco di comprare prodotti in offerta o prodotti "a marchio". Per fare questo e non trovarmi costretta a spese urgenti  ho grandi dispense che si riempiono di prodotti uguali cadenzati dal volantino di turno, grandi armadi in cui conservare abiti del passato e per il futuro (in realtà ho da poco iniziato ad utilizzare le buste sottovuoto che occupano meno spazio), sottolavandini pieni di detersivi pronti a sostituire quelli in uso una volta terminati e tempo per informarmi prima dell'acquisto di un prodotto nuovo. Sconsiglio, per quanto possibile, di non rinunciare mai alla qualità (è meglio il folletto rigenerato, comprato dopo un paio di anni di scopa, che un aspirapolvere che non fa bene il suo lavoro e si rompe dopo poco).Pasta, scatolami, prodotti secchi, farine  particolari, cosmetici, saponi, abiti, pannolini e scarpe non vengono quasi mai comprati se non in offerta o saldi.
Sono una cacciatrice di volantini, un' esploratrice di negozi , una studiosa di ingradienti, un'esperta di scadenze. Lo so è una fatica, ma poi ci si fa l'abitudine.
I legumi a marchio Coop sono buoni ed economici, quando sono in offerta ne prendo tanti, la pasta Carrefour nelle confezioni blu è prodotta dalla Garofalo ma costa molto meno, il latte delattosato Mila è ottimo e meno caro dei suoi fratelli famosi,ogni gennaio ed ogni luglio acquisto abiti che i miei figli indosseranno per l'anno successivo. Ho un armadio per i pannolini in modo da fare megascorte e non acquistarli mai a prezzo pieno.La Kiko prima o poi mette in offerta tutto, basta avere la scorta adeguata che ti consenta di aspettare. La frutta e la verdura di stagione costano meno, i quantitativi grandi si pagano meno al chilo (compro e congelo, essicco, "marmellatizzo"). Cosa si mangerà lo decido in  via generale io (carne, pesce, uova, formaggio...) nello specifico(cotoletta, petto di pollo, polipo, orata, alici, ricotta , taleggio...) il prezzo o l'offerta trovata.
All'inizio commettevo tanti errori e mangiavamo per giorni e giorni sempre le stesse cose che erano in scadenza e non volevo gettarle poi sono diventata sempre più esperta.
Ho imparato a produrre tante cose mediamente costose (come il seitan), a fare tanti lavoretti in casa senza aiuto dei tecnici (cambiare le prese di corrente, confezionare le tende, tinteggiare, etc.).
Riesco a far stare abbastanza bene la mia famiglia pur non disponendo di tanto danaro.
E' vero vedo tante cose che mi piacciono e non posso compare, tanti viaggi che vorrei fare ma che non posso permettermi, ma la vita è fatta anche di questo, di desideri che forse un giorno si potranno realizzare e di piccoli colpi di testa che una tantum si possono fare.

mercoledì 8 maggio 2013

Kiko smart pencil 1,90€....promosse e bocciate

Una delle cose belle della kiko è che ciclicamente mette quasi tutti i prodotti in promozione.
La scorsa promozione ho provato le matite e adesso sono andata a farne scorta.
Quelle labbra le trovo molto belle (tranne i nude che mi sembrano virare troppo nell'arancione), hanno una consistenza morbida, sono sfumabili ma non sbavano, i colori sono vivaci e durano tanto se usate come base.La mia preferita è la 707 che è un bellissimo rosso fragola. Sono prive di parabeni e costano poco. Consigliatissime.
Discorso diverso per quelle occhi che trovo poco scriventi sull'esterno e assolutamenti non scriventi nel'interno dell'occhio. Si deve calcare molto per ottenere un buon effetto e, a volte, causa la dose eccessiva di prodotto che si deve usare, sbavano. Sono oftalmologicamente testate e senza parabeni ma più di una volta mi hanno fatto bruciare un pò gli occhiPersonalmente non le consiglio.

lunedì 6 maggio 2013

Non chiamiamole review

Come ogni persona sana desidero tante cose. La mia attuale condizione economica non mi permette di comprare quello che voglio quando voglio. Per soddisfare, almeno in parte, i miei desideri aspetto i saldi e le offerte e, intanto, mi "nutro" di opinioni altrui.
Niente è più di moda delle review,di qualsiasi cosa che si voglia acquistare si troveranno decine di blog e/o video di opinioni, ci si potrà informare di tutti i pregi ed i difetti del prodotto in esame e questo è fantastico. Aiuta ad ottimizzare la spesa e, spesso, a non rimanere delusi del prodotto. Il caso contrario lo trovo raro perché se un prodotto non merita lodi i commenti te lo faranno sapere.
Unico neo, a mio avviso, è la dicitura per me si chiamano recensioni.
Cercherò di recensire i prodotti che compro non perché non ci sia già il web pieno di opinioni, ma perché compro quasi esclusivamente cose economiche in offerta. Spero di poter aiutare chi, come me, si barcamena in un mondo di oggetti fantastici ma ha pochi soldi.
Spero di essere puntuale e pubblicare recensioni di prodotti ancora in offerta in modo da dare la possibilità a chi legge di approfittare della stessa occasione.

mercoledì 24 aprile 2013

Youtube mon amour

Tutto ha avuto inizio un tranquillo sabato mattina in cui non mi sono riuscita ad alzare dal letto. Ci ho provato, riprovato ma, niente, le gambe non reagivano all'impuso.
Sono una persona normale, sana, con una vita regolare eppure da quella mattina il mio corpo non mi ha più sostenuta...per tre infiniti mesi sono stata sdraiata a letto senza potermi alzare mai, neppure per andare in bagno, poi, post 31 giorni di ospedale ed una santa epidurale di cortisone, mi sono alzata ed ho iniziato a riabilitare il mio corpo reticente.
In quei lunghissimi mesi sono riuscita a non impazzire del tutto grazie a youtube, lo so sembra assurdo, ma dal mio letto ho aperto finestre nelle vite degli altri e mi sono affacciata a esperienze e possibilità per me, prima di allora incredibili. Ho imparato i segreti di un trucco perfetto, a gestire il lievito madre, a non acquistare nulla senza aver visto o  letto almeno tre recensioni, come si fa il Kefir e come ci si procura lo starter, ho visto l'esecuzione di tantissime ricette e ho partecipato a racconti di infinite vite.
Ho avuto compagnia, ho visto cose che al momento non potevo fare ma che avrei (ed ho) fatto, ho riso, mi sono innervosita ma, soprattutto, sono riuscita a far passare un pò più in fretta le mie lentissime giornate.
Erano anni che non scrivevo in un blog e quest'esperienza mi ha fatto tornare la voglia di raccontarmi.
Il progetto è quello di condividere quello che faccio, che penso e che creo senza mai voler insegnare niente a nessuno.